Project Description

Gentile paziente,

desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell’interesse tuo e di tutto il personale, peraltro regolarmente vaccinato contro il virus dell’epatite B.

Tutti gli operatori indossano dispositivi di protezione individuale (mascherine, occhiali, schermi, cuffie, camici monouso, guanti monouso, …). Per ogni singolo paziente si impiegano strumenti e materiale monouso (aspirasaliva, telini per la protezione del paziente, bicchieri,…).
I trapani, i loro terminali lavoranti e tutti gli strumenti non monouso vengono decontaminati, lavati, asciugati, imbustati singolarmente e sterilizzati secondo le normative vigenti dopo ogni uso.

Nelle pagine seguenti, troverai la descrizione delle procedure utilizzate e le informazioni sulle fasi di pre-sterilizzazione e sul ciclo di sterilizzazione.

Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all’argomento.

Premessa

L’obiettivo principale della sterilizzazione è quello di garantire strumenti e materiali decontaminati e quindi sicuri al momento del loro utilizzo sul paziente.

È pertanto di fondamentale importanza che all’interno dello studio si decida di dedicare tempo e metodologie specifiche alle procedure di sterilizzazione e che gli operatori responsabili di questo settore conoscano perfettamente le prassi operative e siano consapevoli dell’incomprimibilità dei tempi destinati ai singoli passaggi.
La norma UNI EN 556-1:2002 stabilisce che è possibile indicare come sterile un prodotto quando è sottoposto ad un procedimento di sterilizzazione convalidato.

Pertanto, impieghiamo apparecchiature per la sterilizzazione costruite ed installate a norma ed il personale svolge un sistematico lavoro di monitorizzazione delle procedure.
La gestione dei processi di sterilizzazione è affidata a operatori opportunamente formati e regolarmente aggiornati.
Le metodiche più appropriate per lo studio odontoiatrico sono la sterilizzazione con calore umido e la sterilizzazione a freddo per materiali termolabili (es.: siringhe per idrocolloidi, tendi-guancia, porta-impronte in plastica,…).

Di seguito viene descritto il protocollo adottato sistematicamente nel nostro studio.

Procedure di  disinfezione e sterilizzazione

L’impianto idraulico del nostro studio è progettato in maniera che nell’area clinica l’acqua che giunge a contatto del paziente direttamente o indirettamente (mediante strumenti e macchinari) viene preventivamente trattata e purificata mediante un processo di osmosi inversa brevettato. Ciò permette di eliminare il 99,99% di tutte le sostanze organiche ed oltre il 90% di quelle inorganiche presenti nella comune acqua di acquedotto.

Dopo l’uso, tutto lo strumentario odontoiatrico viene sottoposto a decontaminazione mediante immersione in soluzioni chimiche biodegradabili all’interno di una vasca a ultrasuoni.

Solo dopo attenta decontaminazione, il personale ausiliario addetto alle procedure specifiche può maneggiare il materiale.

Lo strumentario quindi è attentamente risciacquato in abbondante acqua corrente e poi sottoposto ad un ciclo di detersione mediante ultrasuoni in soluzioni detergenti al fine di rimuovere i residui organici, smontando gli strumenti complessi.

L’asciugatura è eseguita mediante aria compressa e/o camere ventilate per evitare che residui di umidità possano invalidare il successivo processo di sterilizzazione.

Gli strumenti vengono quindi introdotti in buste di carta e polipropilene le cui estremità vengono termosaldate per evitare contaminazioni nelle fasi successive.

La confezione dello strumentario è una procedura indispensabile per un corretto stoccaggio.

Tutti i materiali impiegati per il confezionamento sono conformi alla normativa DIN 58 953.

Dopo il confezionamento gli strumenti sono inseriti nell’autocalve.

Le autoclavi sono macchine che utilizzano il vapore d’acqua saturo, con rimozione forzata dell’aria.

La sterilizzazione consiste nell’immissione di vapore ad alta temperatura,134° ,che elimina ogni forma di vita contaminante.

La nostra sala sterilizzazione ospita due autoclavi a vapore acqueo di classe B ed i loro cicli vengono regolarmente monitorati mediante controlli:

• fisici: ciclo a vuoto-Vuoto test-Test di Bowie -Dick;

• chimici: indicatori di processo visibili sul retro delle buste-indicatori di sterilizzazione;

• biologici: inserimento in autoclave di una fiala contenente le spore di Bacillus Stearothermophilus che vengono processate in autoclave. Se la fiala non vira di colore dimostra il mancato sviluppo di microrganismi, che è indicativo dell’efficacia dell’autoclave. La lettura di questo test avviene dopo 48 ore di giacenza in un incubatore apposito di cui lo studio è fornito.

Questi tipi di test biologici non sono obbligatori ai termini di legge, ma vengono praticati nel nostro studio in quanto sono gli unici che garantiscano la verifica dell’avvenuta sterilizzazione di tutti gli strumenti odontoiatrici e quindi il controllo e la prevenzione di qualsiasi forma di contaminazione crociata.

La documentazione che attesta la convalida del processo di sterilizzazione viene conservata in un apposito registro.

Le date di sterilizzazione e scadenza vengono stampate direttamente su ogni busta.

Al termine di questo processo lo strumentario, così sterilizzato, è stoccato e conservato in armadi dedicati fino al momento dell’impiego sul paziente.

Riferimenti normativi

UNI EN 285:2006 Requisiti grandi autoclavi a vapore
UNI EN 13060:2005 Requisiti piccole autoclavi a vapore
UNI EN 554:1996
UNI EN ISO 17665-1:2007 Convalida e controlli di routine – calore umido
UNI EN556:2002 Requisiti per D.M. “STERILE”
 Serie UNI EN ISO 11138 (1-2-3-4-5)  Sistemi biologici di controllo
 UNI EN ISO 14161:2002  Guida selezione degli indicatori biologici
 UNI EN ISO 11140-1:2005  Sistemi chimici di controllo – parte generale
 Serie UNI EN 867 (3-4-5)  Sistemi chimici di controllo
 UNI EN ISO 15882:2003  Guida selezione degli indicatori chimici
 UNI EN ISO 11607-1:2006  Confezionamento – parte generale
 Serie UNI EN 868 (2-3-4-5-6-7-8-9-10)   Confezionamento

 

DM 28-09-90
Decreto Ministeriale del 28 settembre 1990 (Gazzetta Ufficiale n°235 dell’8-10-90).
Norme di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie e assistenziali pubbliche e private.